Corte africana dei diritti dell'uomo e dei popoli

La Corte africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, nota anche semplicemente come Corte africana[1], è una corte internazionale istituita dagli Stati membri dell'Unione africana (UA) per attuare le disposizioni della Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli (nota anche come Carta di Banjul). Con sede ad Arusha, in Tanzania, è considerato il braccio giudiziario dell'UA ed è uno dei soli tre tribunali regionali per i diritti umani (insieme alla Corte europea dei diritti dell'uomo e alla Corte interamericana dei diritti dell'uomo)[2] attualmente esistenti nel pianeta.

La Corte africana è stata creata in base a un protocollo alla Carta di Banjul adottato nel 1998 in Burkina Faso dall'Organizzazione dell'Unità africana (OUA), predecessore dell'UA. Il protocollo è entrato in vigore il 25 gennaio 2004, dopo la ratifica da parte di più di 15 paesi. I primi giudici della corte sono stati eletti nel 2006 e la prima sentenza è stata emessa nel 2009[3].

  1. ^ Charles Ohene-Amoh, Assessing the African Court on Human and People’s Rights University Of Education, Winneba
  2. ^ (EN) African Court on Human and Peoples' Rights, https://www.african-court.org/wpafc/basic-information/. URL consultato il 10 settembre 2021.
  3. ^ Juan Bautista Cartes Rodríguez, The case law of the African Court on Human and Peoples' Rights in Libya following the Arab uprisings: Lessons learned for the consolidation and legitimation of the Court [collegamento interrotto], in African Human Rights Law Journal, vol. 20, n. 1, 2020, DOI:10.17159/1996-2096/2020/v20n1a3.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy